Dalle origini normanne al trionfo barocco: il tempio marsalese che custodisce un racconto incredibile

La Chiesa Madre di Marsala, tra barocco e origini normanne, nasconde una cripta segreta e persino tracce dell’antica Lilybaeum

06 ottobre 2025 15:00
Dalle origini normanne al trionfo barocco: il tempio marsalese che custodisce un racconto incredibile - Foto: trolvag/Wikipedia
Foto: trolvag/Wikipedia
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Nel cuore di Marsala, affacciata sulla vivace Piazza della Repubblica, sorge la maestosa Chiesa Madre, ufficialmente intitolata a San Tommaso di Canterbury. Non è solo un luogo di culto, ma un vero scrigno d’arte e di storia, che racconta il passato glorioso della città. Ogni pietra di questa cattedrale parla di dominazioni, di potere e di fede, offrendo al visitatore un viaggio senza tempo.

Dalle origini normanne al trionfo barocco

La Chiesa Madre di Marsala venne fondata nel 1176 dai Normanni, pochi anni dopo la conquista dell’isola. Nel corso dei secoli, ha subito trasformazioni radicali che ne hanno mutato completamente l’aspetto. L’edificio che oggi ammiriamo è frutto di una grande ricostruzione iniziata nel XVII secolo, quando la Sicilia viveva l’epoca d’oro dello stile barocco. La facciata, con i suoi giochi di colonne e capitelli scolpiti, colpisce per imponenza e armonia, mentre l’interno custodisce cappelle riccamente decorate, statue lignee e tele di grande pregio.
Ogni elemento architettonico è una testimonianza della stratificazione culturale della città: dalle basi normanne al linguaggio barocco, passando per influssi rinascimentali che rendono la cattedrale un unicum nel panorama siciliano.

Tesori nascosti e culto millenario

Passeggiando all’interno della cattedrale, lo sguardo si perde tra i particolari: le pale d’altare che raffigurano episodi della vita di San Tommaso, il pulpito ligneo intarsiato, le cappelle laterali con marmi policromi. Ma ciò che incuriosisce maggiormente è la cripta sotterranea, accessibile solo in parte, dove si custodiscono resti di epoca normanna e frammenti di decorazioni antiche.
La scelta di dedicare la chiesa a San Tommaso Becket, arcivescovo di Canterbury assassinato nel 1170, dimostra l’intenso legame della città con i culti europei medievali. Una dedica insolita in Sicilia, che sottolinea l’apertura culturale di Marsala fin dai tempi più antichi.

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