Il borgo medievale trapanese e il suo castello normanno: l'incredibile luogo che fu capitale segreto d’Italia

A Salemi, borgo medievale del Trapanese, il castello normanno e la storia di Garibaldi raccontano il passato di una capitale segreta d’Italia.

02 ottobre 2025 18:00
Il borgo medievale trapanese e il suo castello normanno: l'incredibile luogo che fu capitale segreto d’Italia - Foto: Giuseppe Gucciardi/Wikipedia
Foto: Giuseppe Gucciardi/Wikipedia
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Nel cuore della provincia di Trapani, adagiato tra colline punteggiate di vigneti e uliveti, sorge il suggestivo borgo medievale di Salemi. Questo luogo non custodisce soltanto uno dei castelli normanni più affascinanti della Sicilia, ma racchiude anche un primato sorprendente: fu qui che, per poche ore, si decise il destino d’Italia. Tra vicoli in pietra, chiese barocche e piazze scenografiche, Salemi è un concentrato di storia, tradizioni e leggende che meritano di essere scoperte.

Il castello normanno e la storia di un borgo

Il castello normanno di Salemi domina la città dall’alto di una collina e rappresenta una delle testimonianze medievali più significative della Sicilia occidentale. Costruito nel XII secolo sui resti di una precedente fortificazione araba, fu ampliato sotto i Normanni e trasformato in una vera e propria roccaforte militare. Le sue torri imponenti, le mura merlate e la grande corte interna raccontano secoli di assedi e di strategie belliche.
Ma Salemi non è solo il suo castello: il borgo conserva un centro storico di rara bellezza, con viuzze tortuose, scorci panoramici e chiese come quella di San Bartolomeo e il Duomo, che testimoniano la ricchezza artistica e spirituale della città. Passeggiare tra le pietre di Salemi significa compiere un viaggio nel tempo, tra Medioevo, Barocco e memorie risorgimentali.

La capitale segreta e un borgo che resiste

Il 14 maggio 1860, durante la spedizione dei Mille, fu proprio a Salemi che Giuseppe Garibaldi proclamò la nascita del Regno d’Italia, scegliendola simbolicamente come prima capitale dell’isola liberata. Questo primato straordinario ha consegnato al borgo una pagina unica della storia nazionale, che ancora oggi viene ricordata con orgoglio dagli abitanti.
Nonostante terremoti e calamità, tra cui quello devastante del 1968 che colpì la Valle del Belìce, il borgo ha saputo rinascere. Oggi Salemi è inserita tra i “Borghi più belli d’Italia” ed è conosciuta anche per le sue tradizioni popolari, come la festa di San Giuseppe e i tipici pani votivi decorati con incredibile maestria.

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