Operazione Shock della Polizia a Trapani | Scoperti oltre 670 kg di hashish: cosa nasconde questa rete criminale?

Sequestro di 670 chili di hashish a Trapani: cinque tunisini arrestati

Trapani, 28 ottobre 2025 – Un’operazione congiunta tra la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza ha portato a uno dei più grandi sequestri di hashish degli ultimi decenni, culminando con l’arresto di cinque cittadini tunisini, accusati di traffico internazionale di stupefacenti.

La notte del 20 ottobre, gli agenti hanno iniziato un monitoraggio delle acque antistanti Marsala, sospettando un attivo traffico di droghe. Grazie alla segnalazione di un gommone dotato di un potente motore, è stato possibile seguire le tracce di un peschereccio tunisino che stava effettuando un trasbordo di colli di grosse dimensioni.

L’operazione, coordinata dal Servizio centrale operativo in sinergia con la Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza, ha visto il gommone, dopo aver ricevuto il carico, tentare di rientrare sulle coste. Un inseguimento ad alta velocità ha permesso agli agenti di fermare il mezzo, durante il quale è stato osservato il tentativo del conducente di disfarsi di alcuni colli gettandoli in mare. I finanziari sono riusciti a recuperare immediatamente circa 160 chili di hashish.

Ma l’operazione non si è fermata qui. I finanzieri hanno seguito le tracce del peschereccio, bloccandolo in acque internazionali. Nonostante un spericolato tentativo di fuga, il motopesca è stato sanzionato. Durante l’inseguimento, l’equipaggio ha gettato in mare ben 11 colli, per un peso complessivo di oltre 600 chili di hashish. Conclusasi l’operazione, il peschereccio è stato abbordato e controllato.

In totale, sono stati sequestrati oltre 670 chili di hashish, un carico di notevole entità che segna un’importante vittoria nella lotta contro il traffico di droga nel territorio trapanese. I cinque tunisini, compresi il conducente del gommone e i membri dell’equipaggio del peschereccio, sono stati posti in stato di fermo di indiziato di delitto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo.

Il GIP del Tribunale di Trapani ha convalidato il provvedimento restrittivo, ordinando la custodia in carcere per quattro dei cinque indagati. Solo un membro dell’equipaggio è stato trasferito presso il Centro di Permanenza e Rimpatri di Milo, in attesa di ulteriori sviluppi.

Le autorità hanno dichiarato che la responsabilità penale di questi individui sarà definita solamente in seguito a eventuali sentenze passate in giudicato, rispettando così il principio della presunzione di non colpevolezza.

Questo caso evidenzia l’importanza della cooperazione tra le forze dell’ordine nel contrasto a fenomeni criminosi complessi e, in particolare, nel traffico di stupefacenti che continua a rappresentare una sfida significativa per l’ordine pubblico.

La lotta al traffico di droga, dunque, continua, con una rinnovata determinazione da parte delle autorità competenti, pronte a cercare di fermare ogni tentativo di immettere sostanze stupefacenti nel mercato locale e oltre.