Il capolavoro barocco che nasconde il volto segreto di Trapani

Nel cuore di Trapani, un capolavoro barocco gesuitico nasconde secoli di arte e un misterioso simbolo che unisce fede e scienza.

04 dicembre 2025 18:00
Il capolavoro barocco che nasconde il volto segreto di Trapani - Foto: Julian Lupyan/Wikipedia
Foto: Julian Lupyan/Wikipedia
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Nel cuore antico di Trapani, dove le vie strette profumano di mare e pietra scolpita, si erge un edificio che da secoli custodisce il segreto dell’arte e della fede gesuitica in Sicilia. Dietro una facciata che sembra voler contenere il cielo, si cela un universo di colonne, stucchi e affreschi che raccontano una delle stagioni più splendenti della città: quella del barocco trapanese. Non tutti sanno che proprio qui, nel silenzio maestoso della Chiesa del Collegio dei Gesuiti, si cela uno dei più grandi esempi di architettura religiosa dell’intera isola.

Un simbolo del potere e della cultura dei Gesuiti

La chiesa fu costruita a partire dal 1614, accanto al collegio fondato dai Gesuiti durante il periodo in cui l’ordine stava diffondendo la propria influenza culturale in tutta la Sicilia. L’architetto Natale Masuccio progettò un edificio monumentale, armonioso e fortemente simbolico, destinato non solo al culto ma anche alla formazione intellettuale.
La facciata, completata nel XVIII secolo, è un trionfo di colonne corinzie, frontoni spezzati e statue in stucco che conferiscono all’edificio un’eleganza teatrale, tipicamente barocca. All’interno, la luce filtra dalle alte finestre e si riflette sui marmi policromi dell’altare maggiore, creando un effetto quasi scenografico: tutto è pensato per stupire e coinvolgere, come se la fede dovesse essere vissuta anche con gli occhi.

Dove la fede incontra la bellezza

L’interno della chiesa colpisce per la sua ricchezza decorativa: stucchi bianchissimi, affreschi dalle tonalità calde e un impianto a tre navate che conferisce profondità e solennità. Le cappelle laterali, ognuna con il proprio altare, custodiscono opere d’arte del Seicento e del Settecento, tra cui tele di Pietro Novelli e sculture in marmo locale.
Il Collegio annesso, oggi sede del Liceo classico “Ximenes”, conserva ancora parte della struttura originale gesuitica, segno della funzione educativa che l’ordine ha avuto per secoli nella città. Non è solo un luogo di culto, ma un crocevia di cultura e sapere, capace di raccontare la Trapani che un tempo era faro spirituale e intellettuale della Sicilia occidentale.

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