Un luogo dove il tempo si è fermato | Le cave misteriose di Trapani e il mistero delle colonne mai trasportate a Selinunte

Scopri le Cave di Cusa, l'antica cava di pietra in Sicilia dove venivano estratte e lavorate le colonne per i templi di Selinunte, rimaste intatte dal 409 a.C.

A cura di Paolo Privitera
16 maggio 2025 15:00
Un luogo dove il tempo si è fermato | Le cave misteriose di Trapani e il mistero delle colonne mai trasportate a Selinunte - Foto: Bjs/Wikipedia
Foto: Bjs/Wikipedia
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Un viaggio nel tempo tra storia e archeologia

A pochi chilometri da Selinunte, nella provincia di Trapani, si trovano le Cave di Cusa, un sito archeologico unico che offre uno sguardo autentico sulle tecniche di costruzione dell'antica Grecia. Queste cave furono attive dal VI secolo a.C. fino al 409 a.C., quando l'improvviso attacco dei Cartaginesi interruppe bruscamente i lavori. ​

Ma non è tutto...

Il processo di estrazione: dalle cave ai templi

Le Cave di Cusa erano il principale fornitore di pietra calcarenitica per i maestosi templi di Selinunte. Gli antichi scalpellini iniziavano tracciando incisioni circolari nel banco roccioso per delineare i tamburi delle colonne. Successivamente, scavavano attorno al cilindro fino a liberarlo completamente, utilizzando cunei di legno bagnati per provocare il distacco finale attraverso l'espansione del legno. Una volta estratti, i tamburi venivano trasportati al sito del tempio, spesso rotolandoli lungo il percorso. ​

Ecco cosa (quasi) nessuno sa...

Un cantiere fermo nel tempo

L'attacco cartaginese del 409 a.C. costrinse gli operai ad abbandonare improvvisamente le cave, lasciando incompiuti numerosi elementi architettonici. Oggi è possibile vedere tamburi di colonne parzialmente scolpiti ancora attaccati alla roccia madre e altri già pronti per il trasporto, offrendo una fotografia istantanea di un cantiere edile dell'antichità. ​

Sei pronto a scoprire che...

Curiosità: un legame diretto con il Tempio G di Selinunte

Le gigantesche colonne del Tempio G di Selinunte, uno dei più grandi templi dorici mai costruiti, provengono proprio da queste cave. Alcuni tamburi destinati a questo tempio sono ancora visibili nelle cave, testimoniando l'ambizioso progetto edilizio interrotto dall'invasione cartaginese.

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