Un rifugio naturale che nessuno racconta: lo trovi a Trapani ed è una gemma nascosta tra le conifere

Scopri il Bosco della Baronia: 67 ettari tra pini, nivieri e fossili sul Monte Baronia!

A cura di Paolo Privitera
21 agosto 2025 18:00
Un rifugio naturale che nessuno racconta: lo trovi a Trapani ed è una gemma nascosta tra le conifere - Foto: Lorenzo Cassirà/Wikipedia
Foto: Lorenzo Cassirà/Wikipedia
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Il Bosco della Baronia: storia, natura e panorami mozzafiato

Immerso tra le colline di Vita (Trapani), il Bosco della Baronia è un "polmone verde" di circa 67 ettari, situato tra i 450 e 630 m s.l.m., gestito dal Comune e amatissimo dagli abitanti locali. Il bosco copre la cima del Monte Baronia e si caratterizza per una folta presenza di pini marittimi, coltivati negli anni ’50, affiancati da specie autoctone come querce roverella e leccio, oltre a cespugli di rosa canina, biancospino e alloro. Raggiungere questa oasi è semplice: basta prendere una strada sterrata e parcheggiare nell'area attrezzata dotata di tavoli, barbecue e fontanelle, ideale per una pausa rilassante lontano dal turismo di massa.

Il posto è perfetto per escursioni facili, ancorché scenografiche: sentieri larghi ti portano tra pini, faggi e macchia mediterranea, regalando uno spettacolo visivo unico verso la costa e la campagna circostante . Arrivati in cima, puoi godere di una vista stupefacente: la vallata, il Tempio di Segesta, l'obelisco del “Pianto Romano” e persino il castello di Salemi appaiono in lontananza, incorniciati da un panorama di incredibile bellezza. Visitato soprattutto dai valligiani, il bosco rimane ancora un gioiello “nascosto” della provincia, lontano dai circuiti turistici e perfetto per chi cerca il silenzio della natura.

Curiosità: un patrimonio in trasformazione

Lo sapevi? Negli anni '50 la cima del Monte Baronia era stata piantata quasi esclusivamente con pini marittimi introdotti dalle pinete costiere, per prevenire l’erosione. Solo più recentemente si è avviata una naturale invasione di querce autoctone, segno evidente di un ecosistema in rigenerazione . Ora infatti, oltre agli affascinanti pini contorti, incontrerai un sottobosco ricco di leccio, roverella, biancospino e rosa canina, che rispecchia il paesaggio originario dell’entroterra siciliano.

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