La maestosa porta borbonica siciliana che non conosci: da allegoria reale a simbolo dell’Unità d’Italia

Scopri Porta Garibaldi a Marsala: l’arco borbonico che accolse i Mille e trasformò la città in simbolo del Risorgimento italiano.

A cura di Paolo Privitera
07 settembre 2025 18:00
La maestosa porta borbonica siciliana che non conosci: da allegoria reale a simbolo dell’Unità d’Italia - Foto: Mboesch/Wikipedia
Foto: Mboesch/Wikipedia
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La maestosa porta borbonica e l’inganno dei Mille

Nel cuore di Marsala, la Porta Garibaldi si erge come un arco trionfale barocco del XVIII secolo, eretto per celebrare la visita del re Carlo III di Borbone. Costruita nel 1685 e originariamente chiamata Porta di Mare, fu la principale via d’accesso alla città, rivolta verso il porto e ornata con stemmi reali, iscrizioni latine e decorazioni floreali scolpite nel tufo locale (visitmarsala.com). L’ironia della storia? Fu proprio attraverso quest’arco, pensato per glorificare i Borbone, che l’11 maggio 1860 i Mille di Garibaldi entrarono in città, accolti come liberatori: un cortocircuito storico che trasformò la porta borbonica in simbolo del Risorgimento italiano.

Da simbolo reale al simbolo dell’Unità d’Italia

La Porta Garibaldi presenta un’architettura solenne: un arco a tutto sesto, sormontato da un fastigio barocco con iscrizioni che celebravano il potere monarchico. Dopo lo sbarco di Garibaldi, l’arco cambiò nome e funzione: divenne luogo di passaggio per parate, commemorazioni e cortei patriottici, e ogni anno, l’11 maggio, le celebrazioni dello sbarco rievocano l’ingresso dei Mille da questo stesso varco monumentale (marsalaturismo.com). Ancora oggi, passando sotto l’arco, si può notare come il tempo e le guerre abbiano segnato la pietra, ma la maestosità decorativa resista, raccontando due epoche opposte: il dominio borbonico e la nascita dell’Italia unita.

Curiosità

Pochi sanno che sotto la Porta Garibaldi esiste un antico cunicolo che collegava l’ingresso alla cinta muraria e al porto vecchio. Secondo alcune ricostruzioni, questo passaggio sotterraneo fu usato da contrabbandieri e patrioti per muoversi inosservati durante le rivolte contro i Borbone. Oggi il cunicolo è chiuso, ma restano leggende di casse di vino Marsala e armi nascoste, che avrebbero aiutato i Mille a rifornirsi nei giorni immediatamente successivi allo sbarco.

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